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3 Agosto 2020

L’agricoltura sostenibile del futuro: le soluzioni per la salute del pianeta Terra

Agricoltura 4.0: la nuova sfida della sostenibilità tra innovazioni e tecnologie.
Al giorno d’oggi, la tutela dell’ambiente è alla base di un nuovo approccio adottato dai Paesi per rispondere alla continua crescita della popolazione mondiale (inversamente proporzionale a quella delle risorse naturali disponibili) e ai cambiamenti climatici.

Governi, associazioni e imprese di ogni settore scelgono ogni giorno per le proprie attività progetti green per lo sviluppo sostenibile nell’ottica di migliorare e salvaguardare l’ecosistema del pianeta Terra.

Oggi, la filiera agroalimentare e agroindustriale apre quel meraviglioso corteo di soluzioni verdi proposte per ridurre l’impatto ambientale. Lo fa con l’agricoltura sostenibile, avviando una vera e propria rivoluzione agricola.

Agricoltura sostenibile: dai terreni fiorisce innovazione

Con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita di tutti, promuovere lo sviluppo economico e favorire equità sociale si è sempre più radicata l’idea di agricoltura sostenibile.

Ma cos’è e quali sono i suoi principi?

Agricoltura sostenibile è profumi e sapori, tradizioni e cultura, gusto e tatto che si fanno semplicità e genuinità, naturalezza e freschezza.  È soddisfare il fabbisogno attuale degli alimenti e dei tessuti senza andare a compromettere il fabbisogno delle generazioni future. 

È aumentare la produttività, l’occupazione e il valore aggiunto nei sistemi alimentari e al contempo ridurre i consumi di acqua ed energia. È ridurre l’inquinamento delle fonti idriche e la distruzione di habitat naturali. È rallentare il deterioramento dei suoli.

È essere resilienti, ma davvero, non per moda: è integrare modelli che accrescano l’empatia tra le persone e la terra, adottare metodi produttivi che minimizzino gli impatti generati dai cambiamenti climatici.

È vincere le sfide che garantiscano equità e trasparenza.

Internet of (green) Things: l’innovazione che tutela l’ambiente

Il concetto di innovazione sembra sempre essere troppo freddo e futuristico. In realtà, innovazione è ora, nel presente e si fa spazio tra mani empatiche e cuori resilienti.

Lei svolge un ruolo fondamentale, perché è grazie a lei che oggi possiamo parlare di agricoltura smart, quella in cui è possibile far convergere digitalizzazione, geo-localizzazione e connessione in rete. Insomma, due mondi all’apparenza agli antipodi che si avvicinano sempre di più.

Nell’Internet of Things, quello green a servizio dell’agricoltura, vengono scelte le tecniche e le sostanze da usare in base alle caratteristiche dei terreni e delle colture e monitorate le condizioni meteorologiche per ottimizzare la produzione e minimizzare gli sprechi.

L’Italia lo fa già da un po’, in silenzio come le foreste quando crescono. Ed è per questo che oggi è l’unico Paese al mondo che può vantare 296 indicazioni geografiche riconosciute a livello comunitario per i suoi prodotti alimentari oltre che essere tra i vertici mondiali nella sicurezza alimentare e secondo Paese europeo per superficie agricola investita a biologico.

La rivoluzione sta arrivando

Tecniche e tecnologie d’avanguardia hanno permesso all’innovazione e alla sostenibilità di coniugarsi perfettamente per migliorare i risultati dell’attività agricola, riducendo l’impatto ambientale da un lato e determinando risultati economici positivi dall’altro.

A oggi, software progettati e sviluppati per ridurre i consumi idrici sono adottati in agricoltura per la gestione sostenibile dell’acqua; le attività operative nelle aree produttive scelgono l’energia solare per le proprie terre; droni, sensori e sistemi di controllo da remoto sono utilizzati per l’agricoltura di precisione.

L’intelligenza artificiale ottimizza la produzione e aumenta il rendimento delle colture, gestendo concimazione e raccolta.

Ma le nuove tecnologie non sono solo quelle fisiche e dall’aria futuristica, quella che sembra catapultarci nel futuro restando nel presente. L’ingegneria genetica porta in tavola (in tutti i sensi) tecnologie di frontiera, le cosiddette New Breeding Techniques, un po’ le figlie degli OGM.
Con la tecnica del genome editing sarà possibile modificare parti specifiche dei geni delle piante: il risultato è una nuova varietà di piante, più produttive e più resistenti, in tempi molto più brevi.

È straordinario constatare come due mondi così apparentemente distanti si siano invece incontrati nella cosa più semplice che esista: la terra. 

La terra dalla quale nasceranno i frutti di un mondo migliore.

Si scrive rivoluzione, si legge evoluzione.

 

Desirèe Mantovano