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29 Ottobre 2019

Forest bathing

Forest Bathing, il trend di oggi contro ansia e tensione.

Arriva dal Giappone e si è diffuso in America e in Europa: si tratta di una pratica che prevede veri e propri “bagni” nel verde a contatto con alberi e natura per una cura psicofisica totale.
Dire “stress” è molto di più di una condizione di stanchezza acuta. Oggi è una vera e propria patologia che porta con sé una serie di conseguenze più o meno dannose per il nostro stato psicofisico. E non esiste mai nemmeno una formula unica per riuscire a temperare quelli che sono i sintomi di questa condizione. Per questo è importante trovare delle formule semplici, ma efficaci per imparare a rilassarci, a riconnetterci con il nostro essere interiore e riuscire a trovare quell’equilibrio così importante per la nostra vita.

In Giappone, negli Anni 80, il ministro dell’Agricoltura promosse una nuova pratica che da allora ha raggiunto prima gli Usa e poi l’Europa. Si tratta dello shinrin-yoku, termine che venne ribattezzato dagli americani come forest bathing, un vero e proprio bagno di relax da realizzare rigorosamente a piedi in una foresta o in un bosco. Nonostante la definizione possa trarre in inganno spingendoci a credere di avere a che veri e propri bagni nelle acqua di qualche fiume o lago all’interno delle foreste, quello che il Forest Bathing vuole promuovere è una vera e propria immersione di natura a tutti gli effetti.

Un tuffo nel verde quindi, che è al contempo rigenerante, capace di operare una disintossicazione fisica e mentale grazie ai numerosi benefici che alberi e piante hanno sul sistema nervoso umano. Il corpo umano, dopo qualche tempo a contatto con la natura e il verde, appare rigenerato e questa attività contribuisce, tra le altre cose, a diminuire la pressione arteriosa e i battiti cardiaci, diminuisce la sensazione di stress e allevia gli stati depressivi.

Lo studio.

Il Paese del Sol Levante ha nella spiritualità uno dei suoi punti cardine e nel contatto uomo-natura una chiave di volta nella ricerca dello stare bene. Lo stesso Governo ha infatti creduto nel salutare hobby del Forest Bathing destinando dei fondi per la sua diffusione. Dal 2004 al 2012 infatti è stata finanziata massicciamente la ricerca sulla pratica, come riportato da Quartz. Nell studio condotto, i ricercatori dell’Università di Chiba hanno messo a confronto le condizioni psicofisiche di 300 studenti dopo una passeggiata in città e dopo una camminata nella foresta.

Quello che ne è emerso è stato empiricamente interessante al fine di tracciare una netta distinzione tra le due attività: gli studenti che si erano immersi nel verde invece che in strade cittadine riportavano concentrazioni più basse di cortisolo, l’ormone dello stress, frequenza delle pulsazioni e pressione sanguigna ridotte. Analogamente, in uno studio più ampio condotto dai ricercatori dell’Università di Kyoto, i partecipanti riportavano valori più bassi di ostilità e depressione dopo aver trascorso del tempo nei boschi, se confrontato al tempo trascorso in ambiente urbano.

Contro le malattie.

Secondo alcuni studi condotti da Qing LiQing Li, un docente alla Nippon Medical School di Tokyo, l’attività delle cellule NK (Natural Killer) nel sistema immunitario umano aumenterebbe notevolmente prima e dopo l’immersione nelle foreste. Sembra infatti che queste cellule che aiutano a proteggerci dai virus e dal cancro, mostrino livelli di attività più elevati nei partecipanti che hanno praticato il Forest Bathing e che aumentino ancora di più dopo un secondo giorno di passeggiate nei boschi. Non solo, le cellule NK, sempre secondo questo studio, continuerebbero a riportare aumentati livelli di attività a più di una settimana dall’esperienza.

Detto questo, non esiste una motivazione univoca che chiarisca perché questa pratica sia così efficace. Alcuni esperti credono che i suoi benefici siano dovuti all’inalazione di fitoncidi, sostanze rilasciate dalle piante per proteggersi dagli insetti.

Una ricerca condotta negli Stati Uniti ha mostrato che le escursioni nel verde schiariscono la mente più di qualsiasi passeggiata in città, mentre uno studio europeo ha evidenziato che anche solo vivere in un quartiere pieno di alberi riduce il tasso di mortalità degli abitanti del 16%.

Dove praticarlo.

Dall’oriente fino in Italia: oggi il Forest Bathing è una pratica che si può praticare ovunque ci sia un luogo alberato, eppure sono numerosi i siti propriamente dedicati e molte le regioni virtuose e ricche di boschi adatti. Due esperti italiani, l’ecodesigner Marco Nieri e l’agronomo Marco Mencagli, hanno anche dedicato degli studi a questa pratica, monitorando l’attività elettromagnetica delle piante per verificarne gli effetti sull’uomo, tanto che ormai si può parlare di una vera e propria Forest Therapy in Italia riconosciuta ufficialmente.

I primi luoghi dove poter praticare liberamente questa salutare pratica in Italia sono le trentatré foreste in Veneto, Lombardia e Trentino-Alto Adige che, prime al mondo, hanno recentemente ottenuto la certificazione messa a punto dal Forest Stewardship Council – FSC, organizzazione internazionale senza scopo di lucro che si occupa di promuovere la gestione responsabile di foreste e piantagioni, che in termine tecnico si chiama dei “Servizi Ecosistemici”. Una certificazione innovativa che misura scientificamente il benessere prodotto dagli alberi.

Ma Anche Lazio e Toscana, Abruzzo e Molise rappresentano regione virtuose che hanno riconosciuto la pratica del Forest Bathing come un percorso da inserire all’interno del proprio pacchetto turistico. Infine, prendetevi del tempo, cercate un luogo alberato per poter praticare una passeggiata di due, godetevi la vista, i suoni e gli odori della natura ricordandovi sempre di respirare a fondo. Nel vostro incedere, di tanto in tanto, prendetevi il tempo per fermarvi, sedervi e toccare gli alberi e le piante intorno a voi. Vi accorgerete subito dei benefici sia fisici che mentali che solo una madre come la natura sa infondere.

Fonti: Huffington Post, la Repubblica
Sara Canali